...Corti a parole...


Elettroliti forti è la definizioe chimica che si attribuisce alle molecole quando la loro dissociazione molecolare è completa, ovvero se tutte le molecole si dissociano. Con la scelta di aprire questo blog noi vogliamo dire che ci dissociamo dalla distruzione del sapere in un'Italia portata all'arresto culturale. Ci dissociamo per unirci e portare avanti un progetto culturale aperto ad ogni forma comunicativa. Per riprenderci il sapere e trovare uno spazio dove poterlo esprimere, condivere e far crescere. E' una nostra esigenza ma è anche una forma di dovere per raggirare il senso di impotenza che si prova di fronte ad una cultura italiana in declino.

mercoledì 1 giugno 2011

‘’Lei è un gran figlio di puttana,un pezzo di merda,un insoddisfatto dalla vita … merda che non è altro che muoia’’.La mia voce,anzi le mie urla,si dileguano presto nell’aria ma sortiscono un bel effetto sulle persone vicine,tutti a bocca aperta,chi si sarebbe mai aspettato che un folle,diciottenne,bel visino e ben vestito avrebbe avuto un vero e proprio esaurimento nervoso li,a pochi metri di distanza.
Mi tranquillizzo un attimo,guardo in giro,la gente mi squadra dalla testa ai piedi,rido agitato,passo veloce e corro davanti la parte frontale della stazione.
Prendo in mano freneticamente il cellulare,cerco rapido il numero di lei nelle rubrica,chiamo immediatamente quasi a volere sentir qualcuno che mi appoggi,qualcuno che mi dia ragione,qualcuno che dica parole che sanno di convenienza ma che in quel momento sarebbero bastate per calmare la mia rabbia contro quell’ometto disonesto,o forse troppo onesto,che mi aveva appena sbattuto a forza giu’ dal treno.
La sua dolce voce risuona nella mia testa,rimbomba e sbatte avanti indietro, una pallina nel vuoto che l’irruento sfogo aveva lasciato,fatico ad assimilare ciò che dice,non capisco bene,ho ancora la mente ubriaca d’adrenalina.
Prevenuto e presuntuoso su come il mondo dovrebbe essere colgo del discorso solo ciò che serve per imbastire un piccolo pretesto di litigio,subdolo e insopportabile mi appendo su ogni minima virgola,su ogni parola e ogni tono pur di gettar fuori le ultime briciole d’ira.
Allo sfogo di prima ne susseguono quindi altri,altri ancora,la gente continua a guardarmi sconcertata,questo ragazzino saltellante e balbettante,rosso e sudato,al telefono, urlando ancora,zampetta per la stazione,tirando pugni su muri e porte,sopraffatto da se stesso e da ciò che la sua pancia e le sue emozioni gli suggeriscono di fare.
Un impeto di nervi incontrollabile,un mattone di pensieri inespiabile anche con il piu’ forte urlo,una sensazione di disagio e impotenza contemporanee mi abbassano la pressione,puntini neri e grigi,la vista mi si offusca un attimo,mi devo sedere e respirare a fondo.
Come a volte capita,il mio cervello in necrosi,il mio corpo stanco di sopportare questa testa e questo emisfero emotivo pressante,alienazione totale ,mi vedo come un fantasma da sopra me stesso,mi scorrono tutte le immagini del fatto che è appena successo,rivedo il momento in cui la voce è uscita sola dalla mia bocca,le parole sono volate come pugni a vuoto contro un sacco troppo duro per risentire della potenza del mio flebile colpo.
Davanti alla cinepresa vera e cruda della realtà di fatti inorridisco per la figura e per aver fatto ancora saltar fuori il mister Hyde che alberga nascosto ,ma forse nemmeno troppo,dentro me stesso.
Bussando ma non aspettando l’invito per entrare ,rompendo la diga della razionalità,in un secondo,come un fiume impetuoso e tremendamente incazzato con le barriere in legno che trattenevano il suo flusso,la mia irruenza,matta e sconsiderata,è saltata fuori nella sua massima e prediletta espressione,il confronto diretto,viso a viso.
Il mio odio profondo verso le regole e verso chi le fa rispettare con la faccia da culo del classico finto uomo onesto che ‘’fa il suo lavoro come dio comanda’’ ,non è poi molto cambiato col passare degli anni.
Odio la precisione e i vincoli che tutto ciò che è legge porta con se,odio il collare che queste leggi assurde mettono al caso e specialmente all’uomo spesso al caso soggetto, diffido da ciò che è tassativo,vivo di sfumature e pressapochismi.

anonimo

2 commenti:

  1. Meera ha segnalato il tuo blog...Interessante.

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  2. Grazie per averci fatto visita. La nostra speranza è proprio quella di farci conoscere per aumentare lo scambio culturale e aprirci a discussioni in ogni ambito espressivo. Torna presto :-)

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